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Un veliero, due fiumi e una battaglia persa. La leggenda del mitico Buttafuoco.


 

Poche volte capita di imbattersi in un prodotto enogastronomico con una storia così unica. Stiamo parlando del Buttafuoco, vino rosso prodotto nell'Oltrepò Pavese le cui origini si perdono nel mito, tra guerre e battaglie, legioni di marinai e cantine segrete.


Per raccontare questa storia partiamo prima da ciò che conosciamo meglio.


Il Buttafuoco Nasce nell'Oltrepò Pavese, nei territori dei comuni di Broni, Canneto Pavese, Castana, Cigognola, Montescano, Pietra de’ Giorgi e Stradella. Si ottiene dalla vinificazione congiunta dei vitigni Croatina, Barbera, Uva Rara e Ughetta di Canneto.


Ma cosa c'è di così mitico in questo vino?

Come nelle migliori storie, sono i piccoli dettagli a fare la differenza. E prendendo in mano una bottiglia di Buttafuoco, non si può non notare il particolare stemma ovale in rilievo sulla bottiglia. Al centro dello stemma, un veliero con le vele spiegate è circondato da due nastri simboleggianti i due torrenti che delimitano la zona di produzione, il Versa e lo Scuropasso.



 


La Leggenda


A metà del '800 in Europa andava in scena uno degli episodi chiave del Risorgimento, la Seconda Guerra di Indipendenza italiana, combattuta dai franco-piemontesi contro le forze dell'Impero Austro-Ungarico.


Si racconta che una divisione di marinai austriaci fu inviata a risalire il Po per occuparsi della fondamentale funzione di traghettare le truppe da un lato all'altro del fiume. Il luogo viene ricordato come quello di Arena Po.


Tuttavia, quell'importante compito non venne mai svolto. I militari abbandonarono l'imbarcazione e si rifugiarono in una cantina nei pressi di Stradella, dove scoprirono un vino unico, intenso, che bruciava la bocca come il fuoco ma che si lasciava bere con grande piacere, e che la gente del luogo chiamava Buttafuoco.


Le truppe non vennero mai traghettate. Pochi anni dopo la guerra fu vinta, e il Regno d'Italia venne alla luce.


Ci piace pensare che quel vino intenso abbia dato il suo contributo alla causa. Ciò che è certo, è che due anni dopo quell'episodio, l'Impero Austriaco varò un poderoso veliero da guerra.

Il suo nome? Buttafuoco!



 


Il Club Buttafuoco Storico


Il 7 Febbraio 1996 nasce il Club storico del Buttafuoco grazie al lavoro congiunto di undici giovani viticoltori della zona e alla stesura di un rigido regolamento.


Dopo 25 anni il Buttafuoco, con la sua bottiglia iconica e la sua storia leggendaria, è uno dei punti di riferimento enologici dell'Oltrepò Pavese e ha saputo imporsi al pubblico anche fuori dai confini nazionali. Una vera e propria eredità gastronomica, come amiamo definirla.


 

Il nostro piatto



Questo mese abbiamo voluto celebrare questo vino con un piatto speciale, un risotto al Buttafuoco mantecato con fonduta. Si può trovare nella nostra selezione di primi piatti nel nostro menù digitale.




 


Queste sono le storie che più ci piacciono, quelle eredità gastronomiche in grado di raccontare non solo il nostro territorio dei Colli Tortonesi, ma anche le influenze che lo hanno attraversato nei secoli in quanto terra di confine.


Questo è ciò che cerchiamo di proporvi nel nostro menù. La possibilità di trasformare la vostra esperienza con Aurora Girarrosto in un viaggio di sapori nel tempo e nello spazio.
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